Uno dei primi suggerimenti che ho potuto apprendere leggendo alcuni libri di Robert Kiyosaki, è che per diventare un investitore consapevole bisogna prendersi la responsabilità dei propri invesimenti, comprendendo i mercati di riferimento, la contrattualistica e soprattuto venendo a conoscenza del rischio. Una corretta gestione del rischio sono certo, sia alla base di motissimi successi imprenditoriali e di altrettanti fallimenti e sofferenze bancarie.
Fonte Wikipedia.
L’obbligazione (spesso chiamata con il termine inglese bond) è un titolo di credito emesso da società o enti pubblici che attribuisce al possessore il diritto al rimborso del capitale più un interesse.
Lo scopo di un’emissione obbligazionaria (o prestito obbligazionario) è il reperimento di liquidità.
Di solito, il rimborso del capitale avviene alla scadenza al valore nominale e in un’unica soluzione, mentre gli interessi sono liquidati periodicamente (trimestralmente, semestralmente o annualmente). L’interesse corrisposto periodicamente è detto cedola perché in passato per riscuoterlo si doveva staccare il tagliando numerato unito al certificato che rappresentava l’obbligazione.
Se l’emittente non paga una cedola (così come se è insolvente nei confronti delle banche o di creditori commerciali), un singolo obbligazionista può presentare istanza di fallimento.
Il MOT, è il Mercato Telematico delle obbligazioni e dei Titoli di Stato di Borsa Italiana sul quale vengono trattati:
Titoli di Stato (BOT; BTP; BTPi; CCT; CTZ)
Obbligazioni di Enti locali
Obbligazioni bancarie e corporate “plain vanilla” e strutturate non convertibili;
Euro-obbligazioni, obbligazioni di emittenti esteri e asset backed securities.
Mi soffermerò per interesse personale sulle ABS, asset backed securities, si intendono gli strumenti finanziari emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione di crediti sia presenti, sia futuri e di altre attività destinate, in via esclusiva, al soddisfacimento dei diritti incorporati nelle ABS ed eventualmetne alle coperture dei costi dell’operazione di cartolarizzazione.
I requisiti per la quotazione della singola tranche di ABS/MBS:
1) Rating Obbligatorio minimo: investment grade (da AAA a BBB di S&P’s)
2) Outstanding residuo di 50 mln di euro.
3) Impegno di uno specialist ad assicurare la liquidità allo strumento
4) Impegno dell’emittente a diffondere un’adeguata informativa:
– in sede di quotazione
– su base periodica (es. report di sourveillance della società di rating)
Le ABS sono abbastanza “nuove” per il mercato italiano, mentre in Danimarca ed in Germania erano già largamente diffuse fin dal diciannovesimo secolo.
Le ABS sono strumenti finanziari emessi a fronte di perazioni di cartolarizzazione, del tutto simili alle normali obbligazioni; come queste infatti, pagano al detentore una serie di cedole a scadenza prefissata per un ammontare di un determinato sulla base di tassi di interesse fissi o variabili.
La cartolarizziazione è disciplinata in Italia dalla L. 130/99; in sintesi, un’azienda che ha in portafoglio crediti di natura pecuniaria cede gli stessi ad un’altra società appositamente costituita (la società veicolo o SPV). Il veicolo, a sua volta emette obbligazioni con lo scopo di colocarle presso gli investitori finali al fine di ripagare l’acquisto dei crediti stessi. I crediti ceduti, infine, sono costituiti a garanzia del pagamento delle obbligazioni emesse.
In sintesi il procedimento di creazione di una ABS – noto anceh come SECURITISATION – è l’atto con cui una società scorporà dal suo bilancio una serie di crediti, li “impacchetta” adeguatamente e li cede sul mercato, assieme ai flussi finanziari che essi generano, per tramite della SPV con l’obbiettivo di generare liquidità.
La particolarità che distingue le ABS dai comuni bond risiede nella stretta correlazione esistente tra pagamento cedola/rimborso delle obbligazioni a scadenza con le somme incassate dai crediti ceduti ( sia interessi, sia rimborso del credito a scadenza).
I crediti, infatti, costituiscono patrimonio separato in capo alla SPV, società che deve avere come oggetto esclusivo la realizazzione di una o piu’ operazioni di cartolarizzazione . Le somme successivamente incassate, a fronte degli stessi, sono destinate in via esclusiva al pagamento dei diritti incorporati nelle obbligazioni e al pagamento dei costi dell’operazione di cartolarizzazione.
Proprio per lo stretto legame di cui sopra, vi sono tuttavia degli elementi di rischio. In particolare, il rimborso delle ABS potrebbe venir meno, in tutto o in parte, nel momento in cui si verificasse il mancato incasso dei crediti a sostegno dell’operazione.
Proprio per limitare tale rischio, solitamente l’ammontare dei crediti ceduti e posti in garanzai è spesso superire al valore nominale delle obbligazioni emesse.
MBS: MORTGAGE BACKED SECURITIES (utilizzato spesso per riferirsi ad una cartolarizzazione di mutui)
Il mercato degli ABS negli ultimi anni sta crescendo notevolmente. Negli Stati Uniti gli ABS raggruppano piu’ del 60% delle ipoteche private, esistono, infatti, anche particolari ABS ceh incorporano esclusivamente crediti a sofferenza.
La ragione di questa crescente diffusione è data dagli enormi vantaggi sia da parte degli emittenti che degli investitori.
Emittenti
Una cartolarizzazione migliora notevolmente la liquidità di chi la crea e la colloca, consentendo di evitare di tenere risorse bloccate in crediti talora anche al lungo termine (come nei casi dei mutui) e contestualmente consente di migliorare i bilanci liquidando una parte dei crediti iscritti nello Stato Patrimoniale .
Gli ABS possono spesso raprrensetare per gli istituti finanziari una fonte di finanziamento migliore e meno costoso rispetto ai canali tradizionali; infatti solitamente tali strumenti presentano un rating elevato ed un basso livello di rischio per l’investitore finale pertanto le cedole posso essere emesse a costi inferiori rispetto a quelle di altro tipo di obbligazioni tradizionali. Questa, minore esposizione al rischio è data anche dalla diversificazione di tipologia e dal gran numero di crediti emessi presenti in portafoglio.
Gli ABS hanno però un unico svantaggio-che ricade interamente sui sottoscrittori-rispetto ad emissioni statali di pari rischiosità: la liquidità è molto inferiore.
Nonostante di solito le cedole siano maggiormente vantaggiose rispetto ad equivalenti titoli di stato spsso risulta difficile cedere a terzi le quote nell’ABS.
Questo problema è comunque risolto nella maggior parte die casi grazie alla presenza di uno specialist che garantisce sempre un prezzo sia per l’acquisto che per la vendita.
Gli investitori
Un ABS ingloba moltissimi crediti e le possibilità di fallimenti di tutti i debitori contemporaneamente è decisamente remota, diminuendo il rischio globale. Tuttavia è bene sottolineare come il pagamento delle cedole e del rimborso del valore nominale del prestito a scadenza, sia strettamente correlato agli incassi dei crediti cartolarizzati. Con la sottoscrizione di un ABS. L’investitore ottiene un’ottima diversificazione del proprio investimento, in generale maggiore rispetto a quella di un’obbligazione emessa da un unico soggetto. Spesso, anceh in caso di default di una serie di debitori l’SPV che ha collocato il prodotto può facilmente recuperare l’investimento. (ad es. nei casi di crediti ipotecari potranno recuperare i debiti con procedimenti esecutivi di pignoramento).
Il rating degli ABS sono speso molto elevati (AAA o AA) , ultimamente inoltre, sui mercati ci sono sempre meno collocamenti di titoli statali o corporate di alta qualità creditizia, di cui però c’è sempre una forte domanda, e gli ABS possono sodisfare i desideri di chi vuole nel proprio portafoglio titoli con elevato standing.