Comunicazione significa letteralmente ” mettere in comune “. Ciò che viene messo in comune nella comunicazione non sono beni materiali ma più che altro sono ” messaggi ” che esprimono intenzioni, sensazioni, pensieri, sentimenti, informazioni. In pratica comunicare non vuol dire trasmettere ad altri sensazioni o situazioni o cos’altro, ma la rappresentazione mentale delle sensazioni, situazioni, ecc. “La mappa non è il territorio”
Evidentemente non è possibile non comunicare, potremo stare in silenzio ma sarà il nostro corpo a comunicare per noi.
Nel rendere la tua comunicazione efficace è importante stare attenti alle 12 barriere poichè esse hanno il potere di separare le relazioni e non di unire.
Queste sono:
1) ORDINARE
2) COMANDARE
3) ESIGERE
4) AVVISARE
5) MINACCIARE
6) FARE LA “PREDICA”
7) RIMPROVERARE
8) CONSIGLIARE
9) DARE SOLUZIONI
10) DARE SUGGERIMENTI
11) AMMONIRE
12) USARE ARGOMENTAZIONI LOGICHE
Lette ? Mi sembra di vedere la tua faccia stupita, ti starai chiedendo se è possibile parlare senza cadere in una di queste “tentazioni”, per esperienza personale ti confesso che è difficile ma con un po’ di accortezza ci si riesce, e si scopre magicamente di riuscire a ridurre drasticamente le discussioni e/o incomprensioni.
Potrebbe sembrare ovvio dinanzi ad alcuni punti, certamente meno per altri, infatti, a volte ci si scopre nell’occupare la posizione di colui che consiglia o rimprovera bonariamente non rendendoci conto ( o dimenticando ) che ricoprire questo ruolo ci pone nei confronti dell’altro su un piano di superiorità e questo può creare incomprensioni poichè l’altro proverà dei sentimenti estremamente diversi da noi, avrà un’interpretazione degli eventi spesso opposta alla nostra e rischieremo solo di invadere il suo spazio e mostrare disapprovazione. Al contrario
comunicare efficacemente vuol dire, preoccuparsi del punto di vista dell’altro, accettarlo, parlare per l’altro, è fondamentale prima di tutto saper ascoltare.
Nella fase dell’ascolto avrai la possibilità di comprendere dinanzi a chi sei, quali sono le sue esigenze, se diventerai un esperto potrai persino conoscere il “modello” predominante di approccio al mondo (visivo, auditivo, cenestesico) del tuo interlocutore. Io ti aiuterò in questo percorso se vorrai continuare a seguire i miei post 🙂
Spesso, troppo spesso ci si imbatte in conversazioni dove ognuno degli interlocutori si preoccupa di mostrare e dimostrare le proprie ragioni, nella logica che prima o poi l’altro capirà, ci preoccupiamo di ottenere ragione anche se questa significherà mettere in cattiva luce un amico pubblicamente o interrompere i rapporti. Sono sicuro che ti è capitato qualche volta, Vero ? Eppure ottenere ragione quando il prezzo che si paga è alto non ci da che un’amara vittoria.
Per esperienza mia e di molti altri accettare il punto di vista dell’altro, mediare, cercare il punto d’incontro, andare avanti risulta spesso la scelta migliore, la vera vittoria !
Cosa ne pensi ??
Le persone dimenticano quello che diciamo,
Le persone a volte dimenticano quello che facciamo,
Ma quello che le persone ricorderanno sempre…
è il “MODO” in cui le abbiamo fatte sentire !