Lavoro

Una giornata come altre, sveglia, colazione, due salti con la corda, no sbaglio oggi è Domenica, oggi non si lavora ! Aleee !?

La dimensione di molte persone che aspettano, come un naufrago aspetta di vedere la terra, il fine settimana. Il tanto desiderato fine settimana finalmente è arrivato, e regala le sue illusioni di libertà.

Si affollano nella mente le immagini di prodighi lavoratori dediti alla loro mansione che quotidianamente, come aveva immaginato anni fa il celebre Adam Smith, realizzano la loro parte di spillo. Efficienza, semplicità, replicabilità del gesto.

Replicabilità del lavoratore ?!? Ecco spiegata la nuova dimensione della schiavitù nella nostra epoca. I nuovi schiavi, giovani, non più tanto giovani, che oggi nonostante abbiano seguito tutte le regole descritte dai loro genitori, politici, sindacati ed educatori vari si trovano spesso in una condizione che oserei definire sub-Fantozziana.

Il Ragionier Fantozzi oggi appare un privilegiato, lui con contratto a tempo indeterminato, ferie e pensione, lui oggi se la godrebbe alla grande !!!

Ho deciso di scrivere questo pezzo, per diverse ragioni, una di queste è che oggi è 1 maggio la festa del lavoro, per chi lo ha, la festa che ricorda le vittorie sindacali avvenute in molte nazioni del mondo.

Vittorie ??? Si richiamava all’epoca la centralità dell’uomo rispetto al profitto, la dignità del lavoratore. Certamente molto fu conquistato, ma oggi questa che venne definita una rivoluzione non vi sembra stia vacillando ? Tutto il welfare che è stato conquisto, vanto della generazione precedente alla nostra è ancora sostenibile ?? NO NO NO questa è la cruda verità dichiarata in sordina (spesso solo su internet) da quei pochi che hanno il coraggio di dire le cose come stanno !!

Leggo in questi giorni di una possibile “chiave di svolta”, in un libro che consiglio a chi vuole ragionare con la testa propria, “La chiave di svolta“, di Seth Godin.

Seth in linea con altri interpreti della modernità, tra cui mi piace segnalare l’italianissimo Simone Perotti con il suo Adesso Basta, propongo un ritorno all’uomo come creatore di arte, di innovazione e unico interprete del proprio futuro. Propongono di uscire dal sistema che ci vuole incasellati nel buon impiegato, succube del sistema e della propria auto-indotta mediocrità.

Noi siamo nella nostra unicità geniali, sicuramente non in tutto, ma chi dice che lo si debba essere in tutto ? Lo stesso osannato, a ragione, Einstein aveva momenti di assoluta deficienza.

La genialità può essere espressa solo al prezzo di rinunciare alla ordinarietà di pensiero ed azione. L’unicità è nella diversità, nella scelta di hackerare il sistema alla ricerca di innovazione.

L’innovazione raramente può essere realizzata in solitudine, per questo il mio invito a chi comanda, all’imprenditoria illuminata è quello di stimolare, incentivare,  premiare il lavoratore che osa, che si spinge con il suo operato fuori dall’ordinario con consapevolezza, integrità e professionalità.

Il lavoratore oggi non può più essere mediocre, la produzione non può più esserlo poichè la corsa al prezzo più basso, all’uomo-lavoratore intercambiabile è una corsa che non guarda al futuro.

La competizione in un mondo globalizzato non si può vincere con scelte ordinarie o con logiche di un’altra generazione.

Mauro Sanelli