Calibrazione
La calibrazione è una delle strategie più importanti insegnate dai fondatori della Pnl: Richard Bandler e John Grinder.
La calibrazione aiuta a realizzare con il nostro interlocutore quello stato di rapport che in breve tempo ci consente di comunicare ad un livello più elevato della media delle conversazioni, sia in ambito lavorativo che personale.
La creazione di rapport può essere vissuta come base di scambio fiduciario tra due o più interlocutori.
L’essenza stessa della comunicazione è da ricerca nella reazione che da essa scaturisce: la manifestazione evidente nei gesti e parole che produce l’interlocutore una volta ascoltato un nostro messaggio.
Quando ci si trova dinanzi ad una reazione che non si voleva, o non ci si aspettava, potremo scegliere di assumerci la nostra responsabilità anziché pensare che il nostro interlocutore sia tonto; potremo interpretare questo risultato come il chiaro segnale che la nostra comunicazione non è stata efficace e pertanto va modificata o meglio calibrata in relazione a lui.
Si legge su “Ipnosi e trasformazione”: “il termine calibrazione indica il processo con cui vi sintonizzate con i segnali non verbali che in una data persona indicano uno stato particolare”.
Appare evidente che per poter leggere i segnali di cui si parla è necessario affinare la propria sensibilità, i segnali, infatti, a volte minimi, sono un regalo che il nostro interlocutore ci consegna in maniera più o meno conscia, per essere compreso in maniera più efficace. Tra i segnali che possiamo “leggere” nelle reazioni dell’altro: il linguaggio non verbali ci consente di comprendere quali sono i reali bisogni, le credenze del nostro interlocutore, cosa realmente sta pensando rispetto ad una situazione, proposta od evento.
Questo processo presuppone una attenzione verso l’altro che raramente è nell’esperienza delle persone e appare pertanto essere straordinaria.
Per esperienza personale vi troverete e a sentire frasi come: “nessuno mi ha mai compreso come te”, e certamente sin da ora potrete comprendere i possibili risvolti in ambito lavorativo e relazionale in genere una volta che sarete riusciti a padroneggiare questo potente strumento.
Ad esempio, comprendere i segnali non verbali in sede di trattativa ci potrebbe consentire di modulare il nostro discorso su argomentazioni che possano meglio incontrare il favore dell’interlocutore, o indugiare in ragionamenti a lui avversi.
La calibrazione, tra le strategie che ho appreso, è forse quella che più ha contribuito al cambiamento che volevo realizzare; impegnarsi nel comprendere l’altro, avere gli strumenti per vedere oltre il non detto è certamente tra le abilità che mi hanno motivato maggiormente nel proseguire nello studio della pnl.
Questa mia piccola esperienza mi induce a credere che anche per te possa essere strumento di una personale rivoluzione.
Mauro